
Giuliano Di Cola (1941-2021)
Fotoreporter e fotografo d’arte, nasce il 5 agosto del 1941 ad Arquata del Tronto, nella provincia di Ascoli Piceno, dove si diploma presso l’Istituto Professionale di Arte Fotografica. Dopo numerose partecipazioni alle più qualificate rassegne del settore (prima fra tutte la Biennale Internazionale “Fotografi della Nuova Generazione” presso la Galleria d’Arte Moderna di Milano e al Museo d’Arte Moderna di New York), nel 1960 si stabilisce definitivamente a Cosenza.
In Calabria, attraverso una tecnica tutta personale di elaborazione fotografica, Giuliano Di Cola apre un discorso per immagini con la realtà umana e ambientale di questa regione. Riprende, per più di mezzo secolo, con sapienza certosina e “intelletto d’amore”, immagini del mondo contadino, dell’architettura rurale, dei riti e dei mestieri antichi, del patrimonio storico, culturale e artistico, del paesaggio e dei reperti archeologici. Il fotografo marchigiano si sottrae alla tentazione di ‘documentare’, di offrire un anonimo occhio di vetro bon à tout faire. «Giuliano Di Cola - scrive Alberto Frattini - è un artista autentico, che lavora con l’occhio dell’anima, per fissare con uno scatto, su una pellicola sensibile, le immagini, i colori, il senso profondo della terra di Calabria e della sua gente. La tecnica si immedesima con il suo estro, con il suo “terzo occhio” di poeta». Nel 1968 viene pubblicata a più riprese, da «Il Giornale d’Italia», un’approfondita foto-inchiesta: Mondo rurale anno zero. Quella relativa alla civiltà contadina è una ricerca iniziata negli anni Sessanta e implementata, a partire dagli anni Ottanta, anche grazie alla collaborazione del figlio Cesare. Una corposa selezione di queste immagini, Memorie del mondo sommerso, confluisce nel volume del 1993 Campagna e contadini tra Otto e Novecento, antologia a cura di Pasquino Crupi. Seguono sul tema diverse pubblicazioni e mostre in Italia e in Europa. Di Cola nessuna concessione fa al folklorismo di maniera e al 'color locale', anche quando il soggetto è costituito dal centro storico delle città, non solo calabresi. Un viaggio per immagini, tra gli anni Settanta e Ottanta, contrassegnato da progetti editoriali ed espositivi: Cosenza, Rende, Dipignano, Cervicati, Ascoli Piceno, Arquata del Tronto, Capri, Venezia… Il fotografo, cosentino d’adozione, scava dentro la città storica per cogliere testimonianze di un patrimonio culturale da salvare. Intuisce l’importanza che può assumere il fotografo come operatore culturale, nel processo di pianificazione degli interventi nei centri storici e nel paesaggio in generale; al di là dell’intento estetico, una funzione civile in grado di orientare e aiutare la comprensione del territorio e le decisioni degli amministratori. Il paesaggio e il ritratto antropologico come laboratorio per rinnovare il linguaggio della Fotografia stessa e l’impegno intellettuale. Una strategia culturale che individua la committenza ideale negli enti locali, nel mondo accademico, nelle fondazioni culturali, nei soggetti pubblici che operano sul territorio. Come sosteneva Italo Calvino, osservare i luoghi non per definirli, descriverli, classificarli, ma per aiutare a scoprirli e rinforzare la fiducia nella possibilità di trasformarli.
Ed è sempre in Calabria che Giuliano Di Cola dà corpo alle proprie tensioni interiori in termini di produzione poetica. Dal sonoro (1977) è «[…] il confronto sempre aperto fra visione e memoria […] quest'ultima urge con il suo carico di volti, immagini, fantasie: gli si gonfia dentro come il fiume del suo paese, il Tronto, quand’è in piena, quando urta minaccioso contro gli argini […]» (Giulio Palange).
Negli anni Ottanta, Giuliano Di Cola è una delle firme di «Panorama Mese». I suoi fotoreportages storico-culturali vengono pubblicati su «Epoca», «Gente Viaggi», «Arrivederci», «Ulisse 2000 – Alitalia», «Progetto sicurezza», «Diana», «l’Agorà», «Mediterraneo e dintorni», «in Viaggio»… Prestigiose riviste fotografiche come «Il Fotografo Professionista – Kodak» e il magazine svedese «Hasselblad74» pubblicano i suoi portfolio. Arrivano i primi servizi in televisione, le prime interviste, il GR2, Primissima, quindi il Tg1.
In questo iter percorso da Di Cola, risulta fondamentale l’incontro con Giuseppe Alario (negli Ottanta direttore della Kodak). Nel 1982, il fotografo piceno propone Pulcinella a Venezia, lavoro pubblicato dalla stampa internazionale. A cura della Fowa espone mostre personali e collettive Sicof in prestigiose gallerie d’arte europee. Di Cola ha ‘ricostruito’ Venezia e con un magistrale uso della luce ha fatto rivivere i colori caldi e dorati che hanno ispirato la pittura del Settecento veneziano; «la presenza di Pulcinella fra calli e campielli - sostiene il fotografo -, al di là dell’evidente documentazione di un incontro-scontro di culture, è malinconica presa di coscienza di una problematica dimensione della città lagunare».
Amico personale dei grandi inviati, finisce con il diventare la spalla di molti di loro. Nel 1983 Vittorio Citterich e Costas Papadopoulos lo chiamano a Roma e lo invitano a vivere una settimana insieme a loro sul Monte Athos. «[…] la Sacra Montagna, un monachesimo senza tempo e fuori dal tempo, hanno dato a Giuliano la possibilità d’esprimere per intero il suo lirismo ed anche l’impietosa perfezione del suo ‘sguardo’ artificiale […] Di Cola - scrive Peppino Alario - promette d’affermarsi come il più grande fotografo sinfonico oggi operante in Italia […]».
Il 19 luglio 1993, un anno dopo la strage di Via d’Amelio, viene inaugurato a Palermo il progetto fotografico Il Ricordo e la Speranza. L’eredità di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, con il supporto del Siulp. L'esposizione, itinerante nelle università e nelle scuole italiane, nel 1996 viene presentata a Cesena dal giudice Antonino Caponnetto. Giuliano e Cesare Di Cola espongono il fotoreportage in Brasile: nel 2002 presso il Tribunale dello Stato di Rio de Janeiro, a cura della Scuola di Magistratura Emerj; l’anno successivo a Porto Alegre, nell'ambito del 2° Forum mondiale dei giudici, a cura dell'Associazione dei magistrati di Rio Grande do Sul.
Negli ultimi anni il fotografo-poeta cerca di dare ordine a ‘visioni e memorie’ di una vita; pensa a un volume antologico, curato dal figlio Cesare. Giuliano Di Cola muore nella città brettia il 14 agosto del 2021, all’età di ottanta anni.
Giuseppe Alario, Monte Athos. Lo Stato di Dio, 1984
«[…] Un destino segnato, faticoso fin dall’inizio, gravido di conseguenze cui Giuliano Di Cola non avrebbe potuto sottrarsi se non capovolgendone la valenza, trovando cioè in esse l’espressione della più orgogliosa indipendenza, d’una istintiva smisurata conferma di libertà nel libero sfogo della passione, della fantasia, della creatività, del fare poetico ed artistico, insomma. La fotografia diventa molto presto la sua possibilità di riscattarsi, di esprimersi oltre le abitudini e le convenzioni di una asfittica pratica della pura sopravvivenza economica, cogliendo i segni dell’assoluto, i segreti che dividono la realtà interna da quella esterna, il senso ultimo, le più sottili ed antiche antinomie della vita […] La fedeltà al mezzo fotografico non diventa ‘stile catalogo’ e la descrizione veristica, naturalistica, non è essenziale, né fine a se stessa, ma il supporto di composizioni di ampio respiro simbolico ed emblematico […] Giuliano, armonizzando magnificamente il bisogno di nuove, razionali, procedure interpretative e di legami con il passato ovvero con uno stile tradizionale maggiormente valido, svolge i suoi temi, la sua sensibile e polimorfa ricerca nell’ambito descrittivo spostando però l’equilibrio delle sue prodigiose realtà ottiche dal dato visivo al dato educativo. Giuliano produce visioni ed ispirazioni rifabbricando in chiave flaubertiana le ‘cose viste’: fa confluire, cioè, in un’unica ed impetuosa cataratta sia le acque del realismo sia quelle del romanticismo. Ricomponendo, così, con insolito vigore penetrativo, la poetica grandezza di piccoli frammenti di realtà o di favola in quadri fotografici nudi ed analitici per il loro valore interno e quasi pittorici per la composizione delle figure, dei toni, delle luci sempre bloccati in un irripetibile flash di perfezione formale, insuperabile ed eterna bellezza, egli pone le sue immagini decantate non già davanti agli occhi dell’osservatore ma davanti al suo intelletto […] l’esatta distribuzione dei toni, l’eleganza compositiva quasi geometrica, l’intenso pittorialismo dei soffi di luci ed ombre, insieme a una nitidezza senza sbavature, improvvisa e tagliente ed infine un colore sempre saturo od intensamente fotografico, mai assunto però come referente assoluto ma come variante nel gioco di specifiche sensazioni anche non realistiche, trasformano ogni cosa rappresentata in una favola ma anche nel ritratto di un luogo, di una certa umanità e nella scena dei riti che appartengono ad un momento storico preciso. Un’opera moderna in cui si insinua beneficamente l’arcano del passato come discreta, imperscrutabile, pressione sul presente. Nella doppia inerenza – superficie morbida/ substrato forte – Giuliano Di Cola promette di affermarsi come il più grande fotografo sinfonico oggi operante in Italia […]»

• Primo pensiero…
Palazzo dei Capitani del Popolo, Ascoli Piceno
1960
• Biennale Internazionale Fotografi della Nuova Generazione
Palazzo Azienda di Soggiorno, Pescara
Galleria d’Arte Moderna, Milano
1961
• Biennale Internazionale Fotografi della Nuova Generazione
Museo d’Arte Moderna, New York
1978
• L’altra Città
Palazzo dei Bruzi, Cosenza
1980
• Rende images
Palazzo Municipale, Rende
1981
• La Rua
Sporting Club, Ascoli Piceno
• Arquata del Tronto
Chiesa di San Francesco, Borgo di Arquata del Tronto
• Le Rughe di Cervicati
Slargo del trappeto, Cervicati
• Dipignano per… obiettivo
Chiostro della Riforma, Dipignano
1982
• Minoranze Albanesi
Palazzo Dugnani, Milano
• Pulcinella a Venezia
Galleria Kodak, Napoli
• Incontri
Centro storico di Cervicati
1983
• Nuove Proposte
Galleria “Pantheon”, Pescara
• Pulcinella
Galleria Fowa, Torino
• La Calabria
Circolo De Amicis, Milano
• Capri
Sicof - Spazio Fowa, Milano
1984
• Monte Athos
Galleria “il Canovaccio”, Roma
1985
• Monte Athos
Sicof - Spazio Fowa, Milano
• Reportages
a cura della Fowa (Sicof ’83), Grangesises
1987
• Reportages
a cura della Fowa (Sicof ’85), Sestrieres
• Memorie di un mondo sommerso. Reportage sulla civiltà contadina calabrese
introduzione di Luigi M. Lombardi Satriani, Palazzo della Provincia, Cosenza
• 30 Fotografi per 200 immagini
Centro Culturale San Fedele Fowa, Milano
• Civiltà contadina fra rimpianto ed oblio
a cura del Rotary Vibo Valentia, introduzione di Luigi M. Lombardi Satriani e Giulio Palange, Vibo Valentia
• Aspetti di vita spezzanese
a cura dell’Amministrazione Comunale di Spezzano Albanese, Spezzano Albanese
1988
• Alla ricerca del tempo perduto
a cura dell’Amministrazione provinciale di Catanzaro, Tropea, Catanzaro e Grenoble
1992
• L’eredità del passato
Galleria “Il Triangolo”, Cosenza
1993
• Il Ricordo e la Speranza. L’eredità di Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e gli uomini della Scorta
Villa Niscemi (a cura del Siulp e dell’Amministrazione Comunale di Palermo), Palermo L’esposizione si fa itinerante fino al 1998 nelle Scuole e Università italiane.
1994
• La memoria e gli altri
Mostra permanente, Università della Calabria, Arcavacata di Rende
• Per non dimenticare
a cura del Siulp, EcoJazz Festival, Pellaro
1995
• Sulla via dei castelli
a cura della Fidapa e dell’Unical, Castello di Roseto Capo Spulico
• Scatti 1977-1995
Galleria “il Graffio”, Cosenza
1996
• I Castelli di Federico II in Calabria
Mostra itinerante a cura dell’Università della Calabria
• L’eredità di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e dei loro uomini della scorta
a cura del Siulp e presentata da Antonino Caponnetto, Biblioteca Malatestiana, Cesena
1997
• L’altra Città
Photographic Gallery, Cosenza
1998
• Una Città in trasformazione
a cura dell’Amministrazione Comunale di Cosenza, Grosseto e Cosenza
1999
• Segni del sacro nella Valle dell’Esaro
Chiesa della Schiavonea, Malvito
2000
• I tempi della Storia
a cura della Fondazione Città di Cosenza, Conservatorio S. Giacomantonio, Cosenza
• Giubileo 2000, Cattedrali e Abbazie di Calabria
a cura della Sacal, Aeroporto di Lamezia Terme
a cura della Regione Calabria, Expo (padiglione Italy), Hannover
2001
• Sul filo della memoria. Calabria un balcone sul Mediterraneo
a cura di Pietro De Leo, Complesso del Vittoriano, Roma
• Calabria, il sogno mediterraneo
a cura della Regione Calabria, itinerante fino al 2002, Monaco di Baviera, Stoccarda, Colonia…
2002
• Castelli federiciani
Palazzo Arnone, Cosenza
• Castello svevo e dintorni
piazza 11 Settembre e piazza Kennedy, Cosenza
• A Recordação e a Esperança. A Herança de Giovanni Falcone e Paolo Borsellino
a cura della Scuola di Magistratura e del Tribunale di Giustizia dello Stato di Rio de Janeiro e dell’Istituto Italiano di Cultura di Rio de Janeiro, Galleria Emerj, Rio de Janeiro
• IX centenario della morte di San Bruno di Colonia
a cura del Comitato Nazionale per le Celebrazioni, mostra itinerante, Monaco di Baviera, Stoccarda, Colonia…
• Il Ricordo e la Speranza
Piazza Umberto I, Bari
• Il Ricordo e la Speranza
a cura del Siulp, ex convento di S. Agostino, Cosenza
• Calabria e Calabresi nell'Archivio Fotografico di Giuliano e Cesare Di Cola
a cura di Ottavio Cavalcanti, Università della Calabria, Arcavacata di Rende
2003
• A Recordação e a Esperança. A Herança de Giovanni Falcone e Paolo Borsellino - 2° Forum mondiale dei giudici
a cura del Consolato Generale d'Italia a Porto Alegre e dell'Associazione dei magistrati di Rio Grande do Sul, Porto Alegre
• Calabria, due volte Mediterraneo - “Vetrina Italia”
a cura del prof. Pietro De Leo, Capsula Tellus, Roma
2004
• L'eredità di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e dei loro uomini delle scorte
a cura del Siulp e dell'Associazione "Il seme della legalità", Santuario Santa Maria, Rotonda
2005
• Cosenza Vive il Castello
a cura del Lions Club Cosenza Castello Svevo, Casa delle Culture, Cosenza
• Il Ricordo e la Speranza. In memoria di Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e degli uomini delle scorte
a cura della Fidapa, complesso di S. Agostino, Cosenza
2006
• Il Ricordo e La Speranza
Sala Convegni Banca Carime, Cosenza
2009
• L’eredità di Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e gli uomini delle loro scorte
Introduzione di Giuseppe Ayala, Associazione culturale “il Biancospino”, Roccaspinalveti
2012
• Storie di uomini e di mondi
Palazzo Marsico, Lattarico
• Fotoreportage storico culturale
Università della Calabria, Arcavacata di Rende
2013
• Cosenza Antica
a cura de “L’urlo del Sole", Circolo Arci, San Lucido
1963
• Tam tam in Calabria
Franco Scillone, fotografie di Giuliano Di Cola, Arte e vita, Giffone
1968
• Mondo rurale anno zero
foto-inchiesta, «Giornale d’Italia»
1977
• Dal sonoro
Gerardo Alighieri, Cosenza
1980
• Un’altra Cosenza
a cura di Giulio Palange, fotografie di Giuliano Di Cola, acqueforti di Giuseppe Pallone, scritti di Alessandro Adriano, Beniamino Fioriglio e Giulio Palange, Mit, Cosenza
1982-84
• Incontri
catalogo a cura dell’Amministrazione comunale di Cervicati
1983
• Francesco di Paola, santo d'Europa: vita, opere e testimonianze iconografiche
ricostruite da Gino Barbieri, Michele Cordaro e Salvatore Scarpino, riproduzioni fotografiche di Giuliano Di Cola, Effesette, Cosenza
1984
• Terra nostra: letture sulla Calabria per la scuola media
a cura di M. Pia Cichello, M. Gabriella de Falco e Luciana Donato, ricerca fotografica di Giuliano Di Cola, Effesette, Cosenza
• Alessandro Manzoni - Inni Sacri
letti e annotati da card. Giovanni Colombo, Aurelia Accame Bobbio, Alberto Frattini et al., riproduzioni fotografiche di Giuliano Di Cola, Effesette, Cosenza
• 1° Rassegna Urbanistica Nazionale
catalogo INU - IACP Cosenza, Stresa
1985
• Centro storico di Crotone
calendario a cura della Banca Popolare di Crotone
1986
• Memorie del mondo sommerso nelle opere della civiltà contadina calabrese
Fasano Editore, Cosenza
• La Basilica Minore di Crotone
a cura della Banca Popolare di Crotone
• La Cattedrale di Gerace: il monumento, le funzioni, i corredi
a cura di Salvatore Gemelli, fotografie di Giuliano Di Cola, Effesette, Cosenza
• Cosenza al di la dei fiumi
a cura di Giovanni Giannattasio, fotografie di Giuliano Di Cola, Cooperativa editrice 10/17, Salerno
1987
• Alla ricerca del tempo perduto: reportage fotografico sulla civiltà contadina calabrese
catalogo a cura del Rotary International Club di Vibo Valentia, Mapograf, Vibo Valentia
1988
• Marano Principato: storia di una piccola comunità calabrese
coordinatore Raffaele Mazzarelli, fotografie di Giuliano Di Cola, Effesette, Cosenza
• Costabile poeta della generosa e tragica sfida di un universo offeso (Calabria, una civiltà al bivio)
relazioni di Alberto Frattini, Walter Mauro, Alberto Granese, Sharp Gambino, Luigi M. Lombardi Satriani et al., reportage di Giuliano Di Cola, supplemento «La provincia di Catanzaro»
1989
• …adesso un silenzio…
Immagini del mondo contadino calabrese
Effesette, Cosenza
1990
• Cosenza: dimensione urbana di una città meridionale
a cura di Giovanni Giannattasio, fotografie di Giuliano Di Cola, Cooperativa editrice 10/17, Salerno
1991
• Viaggio nella Cosenza antica
Effesette, Cosenza
• Calabria: pianeta sconosciuto
Fortunato Seminara, saggio introduttivo di Pasquino Crupi, ricerca fotografica (Il mondo contadino in Calabria) di Giuliano Di Cola, Effesette, Cosenza
1992
• L’eredità del passato
a cura della Banca Popolare di Calabria, Effesette, Cosenza
1993
• Campagna e contadini tra Otto e Novecento
antologia a cura di Pasquino Crupi con una ricerca fotografica (Memorie di un mondo sommerso) di Giuliano di Cola, Editoriale Il Busento, Cosenza
• Il ricordo e la speranza
introduzione di Roberto Sgalla, catalogo a cura del Sindaco Italiano Unitario Lavoratori di Polizia, Palermo
1995
• Genti di Calabria
a cura di Pietro de Leo, presentazione di Giuseppe Galasso, riproduzioni fotografiche di Giuliano Di Cola, Editalia, Roma
• Le vie dell'acqua in Calabria e in Basilicata
a cura di Cosimo Damiano Fonseca, con la collaborazione di Pietro De Leo, scritti di Folco Quilici et al., ricerca iconografica e fotografie di Giuliano Di Cola, Carical e Arti Grafiche Rubbettino, Soveria Mannelli
• L’eredità di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e dei loro uomini delle scorte
prefazione di Roberto Sgalla, Siulp, Roma
1998
• Tesori della tradizione
a cura della Provincia di Cosenza - Assessorato alle Attività Economiche e Produttive, fotografie di Giuliano e Cesare Di Cola, scritti di Cesare Di Cola, collana “Pianeta Calabria”, Cosenza
2000
• La Calabria verso il terzo millennio
fotografie di Giuliano e Cesare Di Cola, supplemento «Roma e le 100 Capitali d’Italia», Universo editoriale, Roma
2001
• I segni del Sacro in Calabria
a cura di Pietro De Leo, fotografie di Giuliano Di Cola, Rubbettino, Soveria Mannelli
2002
• Tradizioni contadine e lavorazioni tipiche
a cura della Provincia di Cosenza - Assessorato alle Attività Economiche e Produttive, fotografie di Giuliano e Cesare Di Cola, scritti di Cesare Di Cola, collana “Pianeta Calabria”, Cosenza
• Viaggi di monaci e pellegrini
a cura di Pietro De Leo, fotografie di Giuliano e Cesare Di Cola, Rubbettino, Soveria Mannelli
• Per non dimenticare…
catalogo della mostra fotografica Il ricordo e la speranza di Giuliano e Cesare Di Cola, Photographic Gallery, Cosenza
2003
• Viaggio nella Cosenza Antica
prefazione di Rocco Mario Morano, testi di Fortunato Stancarone e Cesare Di Cola, fotografie di Giuliano e Cesare Di Cola, collana “Pianeta Calabria”, Cosenza
• In Calabria tra natura arte storia - nature art history
a cura di Pietro De Leo, revisione iconografica di Cesare Di Cola, fotografie di Giuliano e Cesare Di Cola, Rubbettino, Soveria Mannelli
• Visioni e memorie di Calabria
introduzione di Pietro De Leo, prefazione di Carmine Benincasa, testi di Cesare Di Cola, fotografie di Giuliano e Cesare Di Cola, collana “Pianeta Calabria”, Cosenza
2004
• Tam tam in Calabria
Franco Scillone, fotografie di Giuliano Di Cola, Prometeo, Castrovillari
• Mare horribilis: le incursioni musulmane, il mercato degli schiavi e la costruzione delle torri costiere in Calabria Citra
Antonello Savaglio e Mario Capalbo, ricerca iconografica di Cesare Di Cola, fotografie di Giuliano e Cesare Di Cola, Provincia di Cosenza e Edizioni Ecofutura, Castrovillari
• In Calabria tra natura arte storia - En Calabria naturaleza arte historia - En Calabre nature art histoire - In Calabria nature art history - In Kalabrien zwischen Natur Kunst Geschichte
5 volumi a cura di Pietro De Leo, fotografie di Giuliano e Cesare Di Cola, CittàCalabria edizioni, Soveria Mannelli
• Sapori odori colori di Calabria
Ottavio e Angela Cavalcanti, fotografie di Giuliano e Cesare Di Cola, Rubbettino, Soveria Mannelli
Negli anni Ottanta, Giuliano Di Cola è una delle firme di «Panorama Mese». I suoi fotoreportages storico-culturali vengono pubblicati su «Epoca», «Gente Viaggi», «Arrivederci», «Ulisse 2000 – Alitalia», «Progetto sicurezza», «Diana», «l’Agorà», «Mediterraneo e dintorni», «in Viaggio»… Prestigiose riviste fotografiche come «Il Fotografo Professionista – Kodak» e il magazine svedese «Hasselblad74» pubblicano i suoi portfolio.
Archivio fotografico Cesare Di Cola
Mostre fotografiche, stampe fin art, tele fotografiche, stampe ai sali d'argento, cartelle, reportages, progetti e volumi fotografici.