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in lavorazione il nuovo libro d'artista

presto nuove anticipazioni

Giuliano Di Cola

Fotoreporter e fotografo d’arte, nasce il 5 agosto del 1941 ad Arquata del Tronto, nella provincia di Ascoli Piceno, dove si diploma presso l’Istituto Professionale di Arte Fotografica. Dopo numerose partecipazioni alle più qualificate rassegne del settore (prima fra tutte la Biennale Internazionale “Fotografi della Nuova Generazione” presso la Galleria d’Arte Moderna di Milano e al Museo d’Arte Moderna di New York), nel 1960 si stabilisce definitivamente a Cosenza.

In Calabria, attraverso una tecnica tutta personale di elaborazione fotografica, Giuliano Di Cola apre un discorso per immagini con la realtà umana e ambientale di questa regione. Riprende, per più di mezzo secolo, con sapienza certosina e “intelletto d’amore”, immagini del mondo contadino, dell’architettura rurale, dei riti e dei mestieri antichi, del patrimonio storico, culturale e artistico, del paesaggio e dei reperti archeologici. Il fotografo marchigiano si sottrae alla tentazione di ‘documentare’, di offrire un anonimo occhio di vetro bon à tout faire. «Giuliano Di Cola - scrive Alberto Frattini - è un artista autentico, che lavora con l’occhio dell’anima, per fissare con uno scatto, su una pellicola sensibile, le immagini, i colori, il senso profondo della terra di Calabria e della sua gente. La tecnica si immedesima con il suo estro, con il suo “terzo occhio” di poeta». Nel 1968 viene pubblicata a più riprese, da «Il Giornale d’Italia», un’approfondita foto-inchiesta: Mondo rurale anno zero. Quella relativa alla civiltà contadina è una ricerca iniziata negli anni Sessanta e implementata, a partire dagli anni Ottanta, anche grazie alla collaborazione del figlio Cesare. Una corposa selezione di queste immagini, Memorie del mondo sommerso, confluisce nel volume del 1993 Campagna e contadini tra Otto e Novecento, antologia a cura di Pasquino Crupi. Seguono sul tema diverse pubblicazioni e mostre in Italia e in Europa. Di Cola nessuna concessione fa al folklorismo di maniera e al 'color locale', anche quando il soggetto è costituito dal centro storico delle città, non solo calabresi. Un viaggio per immagini, tra gli anni Settanta e Ottanta, contrassegnato da progetti editoriali ed espositivi: Cosenza, Rende, Dipignano, Cervicati, Ascoli Piceno, Arquata del Tronto, Capri, Venezia... Il fotografo, cosentino d’adozione, scava dentro la città storica per cogliere testimonianze di un patrimonio culturale da salvare. Intuisce l’importanza che può assumere il fotografo come operatore culturale, nel processo di pianificazione degli interventi nei centri storici e nel paesaggio in generale; al di là dell’intento estetico, una funzione civile in grado di orientare e aiutare la comprensione del territorio e le decisioni degli amministratori. Il paesaggio e il ritratto antropologico come laboratorio per rinnovare il linguaggio della Fotografia stessa e l’impegno intellettuale. Una strategia culturale che individua la committenza ideale negli enti locali, nel mondo accademico, nelle fondazioni culturali, nei soggetti pubblici che operano sul territorio. Come sosteneva Italo Calvino, osservare i luoghi non per definirli, descriverli, classificarli, ma per aiutare a scoprirli e rinforzare la fiducia nella possibilità di trasformarli.

Ed è sempre in Calabria che Giuliano Di Cola dà corpo alle proprie tensioni interiori in termini di produzione poetica. Dal sonoro (1977) è «[...] il confronto sempre aperto fra visione e memoria [...] quest'ultima urge con il suo carico di volti, immagini, fantasie: gli si gonfia dentro come il fiume del suo paese, il Tronto, quand’è in piena, quando urta minaccioso contro gli argini [...]» (Giulio Palange).

Negli anni Ottanta, Giuliano Di Cola è una delle firme di «Panorama Mese». I suoi fotoreportages storico-culturali vengono pubblicati su «Epoca», «Gente Viaggi», «Arrivederci», «Ulisse 2000 – Alitalia», «Progetto sicurezza», «Diana», «l’Agorà», «Mediterraneo e dintorni», «in Viaggio»... Prestigiose riviste fotografiche come «Il Fotografo Professionista – Kodak» e il magazine svedese «Hasselblad74» pubblicano i suoi portfolio. Arrivano i primi servizi in televisione, le prime interviste, il GR2, Primissima, quindi il Tg1.

In questo iter percorso da Di Cola, risulta fondamentale l’incontro con Giuseppe Alario (negli Ottanta direttore della Kodak). Nel 1982, il fotografo piceno propone Pulcinella a Venezia, lavoro pubblicato dalla stampa internazionale. Grazie alla curatela della Fowa e di Lanfranco Colombo, espone (mostre personali e collettive Sicof) in prestigiose gallerie d’arte europee. Di Cola ha ‘ricostruito’ Venezia e con un magistrale uso della luce ha fatto rivivere i colori caldi e dorati che hanno ispirato la pittura del Settecento veneziano; «la presenza di Pulcinella fra calli e campielli - sostiene il fotografo -, al di là dell’evidente documentazione di un incontro-scontro di culture, è malinconica presa di coscienza di una problematica dimensione della città lagunare».

Amico personale dei grandi inviati, finisce con il diventare la spalla di molti di loro. Nel 1983 Vittorio Citterich e Costas Papadopoulos lo chiamano a Roma e lo invitano a vivere una settimana insieme a loro sul Monte Athos. «[...] la Sacra Montagna, un monachesimo senza tempo e fuori dal tempo, hanno dato a Giuliano la possibilità d’esprimere per intero il suo lirismo ed anche l’impietosa perfezione del suo ‘sguardo’ artificiale [...] Di Cola - scrive Peppino Alario - promette d’affermarsi come il più grande fotografo sinfonico oggi operante in Italia [...]».

Il 19 luglio 1993, un anno dopo la strage di Via d’Amelio, viene inaugurato a Palermo il progetto fotografico Il Ricordo e la Speranza. L’eredità di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, con il supporto del Siulp. L'esposizione, itinerante nelle università e nelle scuole italiane, nel 1996 viene presentata a Cesena dal giudice Antonino Caponnetto. Giuliano e Cesare Di Cola espongono il fotoreportage in Brasile: nel 2002 presso il Tribunale dello Stato di Rio de Janeiro, a cura della Scuola di Magistratura Emerj; l’anno successivo a Porto Alegre, nell'ambito del 2° Forum mondiale dei giudici, a cura dell'Associazione dei magistrati di Rio Grande do Sul.

Negli ultimi anni il fotografo-poeta cerca di dare ordine a ‘visioni e memorie’ di una vita; pensa a un volume antologico, curato dal figlio Cesare. Giuliano Di Cola muore nella città brettia il 14 agosto del 2021, all’età di ottanta anni.

PUBBLICAZIONI PRINCIPALI

1963
Tam tam in Calabria
Franco Scillone, fotografie di Giuliano Di Cola, Arte e vita, Giffone

1968
Mondo rurale anno zero
foto-inchiesta, «Giornale d’Italia»

1977
Dal sonoro
Gerardo Alighieri, Cosenza

1980
Un’altra Cosenza
a cura di Giulio Palange, fotografie di Giuliano Di Cola, acqueforti di Giuseppe Pallone, scritti di Alessandro Adriano, Beniamino Fioriglio e Giulio Palange, Mit, Cosenza

1982-84
Incontri
cataloghi a cura dell’Amministrazione comunale di Cervicati

1983
Francesco di Paola, santo d'Europa: vita, opere e testimonianze iconografiche ricostruite da Gino Barbieri, Michele Cordaro e Salvatore Scarpino, riproduzioni fotografiche di Giuliano Di Cola, Effesette, Cosenza

1984
Terra nostra: letture sulla Calabria per la scuola media
a cura di M. Pia Cichello, M. Gabriella de Falco e Luciana Donato, ricerca fotografica di Giuliano Di Cola, Effesette, Cosenza
Alessandro Manzoni - Inni Sacri
letti e annotati da card. Giovanni Colombo, Aurelia Accame Bobbio, Alberto Frattini et al., riproduzioni fotografiche di Giuliano Di Cola, Effesette, Cosenza
1° Rassegna Urbanistica Nazionale
catalogo INU - IACP Cosenza, Stresa

1985
Centro storico di Crotone
calendario a cura della Banca Popolare di Crotone

1986
Memorie del mondo sommerso nelle opere della civiltà contadina calabrese Fasano Editore, Cosenza
La Basilica Minore di Crotone
a cura della Banca Popolare di Crotone
La Cattedrale di Gerace: il monumento, le funzioni, i corredi
a cura di Salvatore Gemelli, fotografie di Giuliano Di Cola, Effesette, Cosenza
Cosenza al di la dei fiumi
a cura di Giovanni Giannattasio, fotografie di Giuliano Di Cola, Cooperativa editrice 10/17, Salerno

1987
Alla ricerca del tempo perduto: reportage fotografico sulla civiltà contadina calabrese catalogo a cura del Rotary International Club di Vibo Valentia, Mapograf, Vibo Valentia

1988
Marano Principato: storia di una piccola comunità calabrese
coordinatore Raffaele Mazzarelli, fotografie di Giuliano Di Cola, Effesette, Cosenza
Costabile poeta della generosa e tragica sfida di un universo offeso (Calabria, una civiltà al bivio)
relazioni di Alberto Frattini, Walter Mauro, Alberto Granese, Sharp Gambino, Luigi M. Lombardi Satriani et al., reportage di Giuliano Di Cola, supplemento «La provincia di Catanzaro»

1989
... adesso un silenzio ... Immagini del mondo contadino calabrese
Effesette, Cosenza

1990
Cosenza: dimensione urbana di una città meridionale
a cura di Giovanni Giannattasio, fotografie di Giuliano Di Cola, Cooperativa editrice 10/17, Salerno

1991
Viaggio nella Cosenza antica
Effesette, Cosenza
Calabria: pianeta sconosciuto
Fortunato Seminara, saggio introduttivo di Pasquino Crupi, ricerca fotografica (Il mondo contadino in Calabria) di Giuliano Di Cola, Effesette, Cosenza

1992
L’eredità del passato
a cura della Banca Popolare di Calabria, Effesette, Cosenza

1993
Campagna e contadini tra Otto e Novecento
antologia a cura di Pasquino Crupi con una ricerca fotografica (Memorie di un mondo sommerso) di Giuliano di Cola, Editoriale Il Busento, Cosenza
Il ricordo e la speranza
introduzione di Roberto Sgalla, catalogo a cura del Sindaco Italiano Unitario Lavoratori di Polizia, Palermo

1995
Genti di Calabria
a cura di Pietro de Leo, presentazione di Giuseppe Galasso, riproduzioni fotografiche di Giuliano Di Cola, Editalia, Roma
Le vie dell'acqua in Calabria e in Basilicata
a cura di Cosimo Damiano Fonseca, con la collaborazione di Pietro De Leo, scritti di Folco Quilici et al., ricerca iconografica e fotografie di Giuliano Di Cola, Carical e Arti Grafiche Rubbettino, Soveria Mannelli
L’eredità di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e dei loro uomini delle scorte prefazione di Roberto Sgalla, Siulp, Roma

1998
Tesori della tradizione
a cura della Provincia di Cosenza - Assessorato alle Attività Economiche e Produttive, fotografie di Giuliano e Cesare Di Cola, scritti di Cesare Di Cola, collana “Pianeta Calabria”, Cosenza

2000
La Calabria verso il terzo millennio
fotografie di Giuliano e Cesare Di Cola, supplemento «Roma e le 100 Capitali d’Italia», Universo editoriale, Roma

2001
I segni del Sacro in Calabria
a cura di Pietro De Leo, fotografie di Giuliano Di Cola, Rubbettino, Soveria Mannelli

2002
Tradizioni contadine e lavorazioni tipiche
a cura della Provincia di Cosenza - Assessorato alle Attività Economiche e Produttive, fotografie di Giuliano e Cesare Di Cola, scritti di Cesare Di Cola, collana “Pianeta Calabria”, Cosenza
Viaggi di monaci e pellegrini
a cura di Pietro De Leo, fotografie di Giuliano e Cesare Di Cola, Rubbettino, Soveria Mannelli
Per non dimenticare...
catalogo della mostra fotografica Il ricordo e la speranza di Giuliano e Cesare Di Cola, Photographic Gallery, Cosenza

2003
Viaggio nella Cosenza Antica
prefazione di Rocco Mario Morano, testi di Fortunato Stancarone e Cesare Di Cola, fotografie di Giuliano e Cesare Di Cola, collana “Pianeta Calabria”, Cosenza
In Calabria tra natura arte storia - nature art history
a cura di Pietro De Leo, revisione iconografica di Cesare Di Cola, fotografie di Giuliano e Cesare Di Cola, Rubbettino, Soveria Mannelli
Visioni e memorie di Calabria
introduzione di Pietro De Leo, prefazione di Carmine Benincasa, testi di Cesare Di Cola, fotografie di Giuliano e Cesare Di Cola, collana “Pianeta Calabria”, Cosenza

2004
Tam tam in Calabria
Franco Scillone, fotografie di Giuliano Di Cola, Prometeo, Castrovillari
Mare horribilis: le incursioni musulmane, il mercato degli schiavi e la costruzione delle torri costiere in Calabria Citra
Antonello Savaglio e Mario Capalbo, ricerca iconografica di Cesare Di Cola, fotografie di Giuliano e Cesare Di Cola, Provincia di Cosenza e Edizioni Ecofutura, Castrovillari
In Calabria tra natura arte storia - En Calabria naturaleza arte historia - En Calabre nature art histoire - In Calabria nature art history - In Kalabrien zwischen Natur Kunst Geschichte
5 volumi a cura di Pietro De Leo, fotografie di Giuliano e Cesare Di Cola, CittàCalabria edizioni, Soveria Mannelli
Sapori odori colori di Calabria
Ottavio e Angela Cavalcanti, fotografie di Giuliano e Cesare Di Cola, Rubbettino, Soveria Mannelli

Negli anni Ottanta, Giuliano Di Cola è una delle firme di «Panorama Mese». I suoi fotoreportages storico-culturali vengono pubblicati su «Epoca», «Gente Viaggi», «Arrivederci», «Ulisse 2000 – Alitalia», «Progetto sicurezza», «Diana», «l’Agorà», «Mediterraneo e dintorni», «in Viaggio»...

Prestigiose riviste fotografiche come «Il Fotografo Professionista – Kodak» e il magazine svedese «Hasselblad74» pubblicano i suoi portfolio.